Alla fine dell’estate,il prato risulta fortemente stressato a causa di vari fattori: malattie insetti, elevate temperature, insufficiente esposizione al sole, eccessiva acqua, calpestio e quindi compattamento del terreno e scarsa traspirazione delle radici, ecc. Per riportare il prato ad uno stato ottimale è possibile ricorrere ad alcune soluzioni quali la sfeltratura e l’arieggiatura con eventuali intra-semine e concimazioni.
Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
La sfeltratura consiste, per l’appunto, nell’eliminazione del feltro, ovvero del prato secco che non viene eliminato con la manutenzione costante e che si accumula formando una pagliuzza. Questa operazione viene eseguita con un macchinario specifico o più semplicemente con una scopa metallica. Ciò porta benefici al prato che in questo modo ha la possibilità di stendersi al meglio, coprendo le zone vacanti e diventando più omogeneo ed evitando l’insorgere di malattie legate all’accumulo di feltro. E’ consigliabile inoltre, completare la sfeltratura con una buona fertilizzazione, usando concimi specifici a lento rilascio che preparino il terreno ad affrontare al meglio l’inverno.
Per quanto riguarda l’arieggiatura, invece, l’operazione si complica un pochino.
Viene consigliata per quei terreni più compatti che non danno il giusto apporto di ossigeno alle radici. Pertanto l’arieggiatura consiste nel carotaggio del terreno e nella sostituzione dei materiali asportati con altri, tipo: sabbia, torba o terricci idonei all’insediamento delle radici.
E’ consigliato inoltre, al termine di questa operazione, procedere con l’ intra-semina e la concimazione.